La c.d. "Quota 100" è la misura di flessibilità individuata dal Governo per superare la Legge Fornero che consentirà il pensionamento anticipato senza “limiti e penalizzazioni” con nessuna riduzione dell’assegno previdenziale.
La combinazione età anagrafica/contributi è ormai nota da tempo: per andare in pensione con Quota 100 bisogna avere 38 anni di contributi, più un’ età anagrafica non inferiore ai 62 anni.
Ricordiamo che nella bozza della manovra, arrivata alla Commissione Ue, si parla di una soglia minima di contributi di 38 anni per raggiungere il totale di 100 tra età e versamenti (si conferma che la logica del 64+36 e 63+37 non vale: sia a 63 anni che a 64 anni si andrà in pensione solo con 38 anni di contributi previdenziali e quota 100 diventerebbe quota 101 o quota 102).