CASSE PROFESSIONALI / PENSIONE CON POCHI ANNI

PENSIONE CONTRIBUTIVA delle CASSE PROFESSIONALI

Agli iscritti alle Casse Professionali vengono concesse diverse opzioni di pensione contributiva con meno di 10 anni di contributi.

Le casse professionali che consentono ai propri iscritti di andare in pensione con un’anzianità contributiva inferiore ai 10 anni sono:

  • CNPADC, la Cassa dei Dottori Commercialisti, a patto di essere privi di contribuzione antecedente al 2004, almeno 62 anni di età e 5 anni di anzianità contributiva;
  • Cassa Forense, la Cassa degli Avvocati, con 70 anni di età e almeno 5 anni di contributi. Qui viene anche previsto un massimo di 34 anni di contribuzione;
  • EPAP e Cassa degli Psicologi, con un minimo di 5 anni di versamenti e 65 anni di età;
  • INARCASSA, la Cassa degli Ingegneri ed Architetti, agli iscritti spetta la pensione contributiva, dal 2013 pensione di vecchiaia unificata, con almeno almeno cinque anni, anche non continuativi, di iscrizione e contribuzione ad INARCASSA ed abbiano compiuto almeno 70 anni  e 6 mesi di età, senza aver maturato i requisiti per ottenere la pensione di vecchiaia, di anzianità, o di vecchiaia unificata e non fruiscano della pensione di inabilità o di invalidità.

 

APE Sociale 2021

Estesa l'APE Sociale anche nel 2021 l'INPSA comunica la riapertura delle domande di riconoscimento delle condizioni per l’accesso all’APE Sociale e fornisce le prime istruzioni per l'applicazione della proroga prevista.

Fonte: INPS

QUOTA 103 2024

La legge di bilancio 2023 ha previsto la possibilità di accedere alla pensione con la cd. “quota 103”, ovvero con un’anzianità anagrafica di almeno 62 anni e un’anzianità contributiva minima di 41 anni.

La stessa norma ha poi previsto un particolare incentivo per i lavoratori che, pur in possesso dei requisiti per accedere a “quota 103”, rinuncino a tale beneficio. In particolare, per tali soggetti, si prevede che, se continuano a lavorare, possono rinunciare all'accredito contributivo della quota dei contributi a proprio carico relativi all'assicurazione generale obbligatoria per l'invalidità, la vecchiaia e i superstiti dei lavoratori dipendenti e alle forme sostitutive ed esclusive della medesima. In conseguenza dell'esercizio della predetta facoltà viene meno ogni obbligo di versamento contributivo da parte del datore di lavoro a tali forme assicurative della quota a carico del lavoratore, a decorrere dalla prima scadenza utile per il pensionamento prevista dalla normativa vigente e successiva alla data dell'esercizio della predetta facoltà. Con la medesima decorrenza, la somma corrispondente alla quota di contribuzione a carico del lavoratore che il datore di lavoro avrebbe dovuto versare all'ente previdenziale, qualora non fosse stata esercitata la predetta facoltà, è corrisposta interamente al lavoratore.

L’incentivo ha trovato attuazione con il D.I. 21.3.2023 e l’INPS ha fornito le istruzioni di riferimento con la circolare n. 82 del 22 settembre 2023. Analizziamo, di seguito, la caratteristiche salienti dell’incentivazione.

Destinatari - Possono accedere all’incentivo tutti i lavoratori dipendenti, pubblici e privati, a prescindere dalla circostanza che i datori di lavoro titolari del rapporto assumano o meno la natura di imprenditore.

L’incentivo - I lavoratori dipendenti, iscritti all’Assicurazione generale obbligatoria, o a forme sostitutive ed esclusive della medesima, che, avendo maturato il diritto a “quota 103” e che scelgano di proseguire l’attività lavorativa dipendente, hanno facoltà di rinunciare all’accredito contributivo della quota dei contributi previdenziali a loro carico relativi all’Assicurazione generale per l'invalidità, la vecchiaia e i superstiti (IVS) o a forme sostitutive ed esclusive della medesima.

 

NASPI 2020 Istruzioni Inps

L’Istituto nazionale della previdenza sociale ha reso disponibili appositi servizi per controllare lo stato di avanzamento e l’esito della domanda NASpI. 

Riforma pensioni 2021: proroga Opzione donna

Trova spazio nella riforma delle pensioni 2021 anche Opzione donna come precedentemente annunciato. In particolare, come accaduto negli anni precedenti, la misura per la pensione anticipata viene confermata per un altro anno, fino alla fine del 2021

MAGGIORAZIONE CONTRIBUTIVA INPS PER INVALIDI

  

 Chi possiede un’invalidità riconosciuta in misura almeno pari al 75% ha diritto al beneficio pensionistico dei contributi figurativi, o maggiorazione contributiva (art.80 co.3 L. 388/2000).

 Nello specifico, per i lavoratori con invalidità superiore al 74%, ogni 12 mesi lavorati alle dipendenze di un datore di lavoro pubblico o privato sono accreditati 2 mesi di contributi figurativi in più, sino ad un massimo di 5 anni.

L' anzianità contributiva del lavoratore viene maggiorata, ai fini del riconoscimento e della liquidazione della pensione:  di 2 mesi per ogni anno di attività prestata dal riconoscimento dell'invalidità;æ  di 1/6 per ogni settimana di lavoro svolto per periodi inferiori all' anno.

RISCATTO LAUREA

RISCATTO LAUREA

Con la circolare n. 36/2019 l’INPS ha fornito indicazioni circa le modalità applicative della disciplina del nuovo istituto del RISCATTO LAUREA

La legge di conversione n. 26/2019, ha eliminato la soglia dell’età anagrafica dei 45 anni per essere ammessi alle nuove modalità di calcolo dunque, a partire dal 30 marzo 2019, è possibile accedere al riscatto di laurea agevolato indipendentemente dall’età anagrafica del richiedente, a condizione che siano soddisfatti gli ulteriori requisiti richiesti dalla normativa.

LA PENSIONE DEI CONSULENTI DEL LAVORO

Gli iscritti all’Albo dei Consulenti del Lavoro, salvo opzione per altra Cassa di previdenza per liberi professionisti, sono obbligati all’iscrizione ed al versamento della contribuzione all’ENPACL, l'Ente Nazionale di Previdenza e Assistenza per i consulenti del lavoro.

Quota 100 in via sperimentale

Quota 100 in via sperimentale

​Nella bozza del Decreto è previsto che Quota 100 durerà solo un triennio dal 2019 al 2021 e si potrà andare in pensione con i requisiti di 62 anni di età e 38 anni di contributi.

RICONGIUNZIONE TABELLE INPS 2021

L’INPS ha pubblicato le tabelle 2021 per calcolare l’interesse annuo da applicare alle operazioni di ricongiunzione dei contributi dei liberi professionisti (ai sensi della legge 5 marzo 1990, n. 45). 

I dettagli e le regole sono contenuti nella circolare 26/2021. Le tabelle si riferiscono ai coefficienti da utilizzare per i piani di ammortamento degli oneri di ricongiunzione relativi alle domande presentate nel corso dell’anno, aggiornati in base al tasso di variazione medio dell’indice ISTAT dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati per l’anno passato. Poichè la variazione ISTAT è stata in negativo (-0,3%), si applica una rivalutazione dello 0,0%. Ne consegue che i versamenti rateali si possono effettuare senza applicazione di interessi per la rateizzazione.

QUOTA 100 -  AGGIORNAMENTO -

QUOTA 100 - AGGIORNAMENTO -

Alla fine, Quota 100 resta invariata almeno per il 2020. Nella Legge di Bilancio non ci sono modifiche alle finestre di decorrenza della pensione né un’abolizione anticipata rispetto alla scadenza naturale del 2021.

TRATTAMENTO MINIMO DI PENSIONE

 

INTEGRAZIONE DELLA PENSIONE AL MINIMO

L’integrazione al minimo è riconosciuta ai pensionati che hanno un reddito inferiore a determinate soglie che vengono stabilite di anno in anno.

Il trattamento minimo 2021 da prendere come base per il calcolo è di 515,07.

Se il suo reddito (sommando anche la pensione che si  percepisce) è più basso di questa cifra, quindi è inferiore a  6.695,91 euro annui, si  ha diritto all’integrazione piena.

 Se invece il reddito è compreso fra 6.695,91 e 13.391,82 euro (il doppio del minimo) si ha diritto a un’integrazione parziale, che si calcola nel seguente modo: deve sottrarre al tetto massimo (13.391,82) il  reddito  e dividere per 13.

Sopra i 13.391,82 euro di reddito annuo non c’è il diritto all’integrazione al minimo. Il riferimento normativo è l’articolo 6 della legge 463/1983.

Quota 100 da aprile

Quota 100 da aprile

La c.d. "Quota 100" è la misura di flessibilità individuata dal Governo per superare la Legge Fornero che consentirà il pensionamento anticipato senza “limiti e penalizzazioni” con nessuna riduzione dell’assegno previdenziale.

La combinazione età anagrafica/contributi è ormai nota da tempo: per andare in pensione con Quota 100 bisogna avere 38 anni di contributi, più un’ età anagrafica non inferiore ai 62 anni.

Accredito Servizio Militare

Per Ottenere l’accredito figurativo  occorre procedere nel modo che segue:

1. Accedere alla Home Page del sito www.inps.it e selezionare, al menù “Prestazioni e servizi”, la voce “Elenco di tutti i servizi”.

2. Una volta avvenuto l’accesso al menù, selezionare “Accredito del servizio di leva”;

La Circolare su Quota 100

La Circolare su Quota 100

 La circolare 11/2019 dell’INPS elenca le norme che disciplinano la PENSIONE QUOTA 100

I lavoratori possono già presentare la domanda,attraverso i servizi online INPS. Il requisito per l’accesso alla quota 100 sono 62 anni di età e 38 anni di contributi.

PENSIONI 2021 CUMULO

Questa è un’opportunità di pensionamento per chi ha carriere frammentate in più gestioni: la possibilità del cumulo gratuito di contributi previdenziali versati in più gestioni, che permetterà di andare prima in pensione e a costo zero. Anche coloro che hanno versato contributi alle casse dei professionisti sono inclusi nella possibilità di cumulo gratuito. Il cumulo permette di ottenere un assegno unitario, consentendo anche la conservazione delle regole di calcolo proprie di ciascuna gestione pensionistica.

PART-TIME  E PENSIONE

PART-TIME E PENSIONE

Il ricorso al lavoro part-time rappresenta per molti lavoratori il giusto compromesso per riuscire a conciliare i tempi di lavoro e vita privata. A volte questa scelta viene fatta verso la fine della carriera lavorativa, in preparazione della pensione. Per i datori di lavoro il vantaggio è di riuscire a disporre della forza lavoro necessaria, a costi ridotti.

CEDOLINO PENSIONE

l cedolino pensione, disponibile online tramite servizio INPS dedicato, riporta le componenti del rateo mensile su cui possono incidere voci ricorrenti (es.: ritenute IRPEF) o elementi variabili, riferiti a specifiche categorie di ex lavoratori e descritte di volta in volta con messaggi appositi. Per semplificare la lettura delle singole voci che compongono l’assegno pensionistico, è attivo il servizio informativo rivolto tanto ai cittadini quanto agli operatori che devono poi fornire assistenza ai pensionati stessi. Il servizio sperimentale prevede la pubblicazione delle informazioni sul rateo di pensione ma con un diverso livello di dettaglio in base ai destinatari. Le informazioni sono online sul sito web dell’INPS per i pensionati, sulla intranet della Direzione centrale Pensioni per gli operatori.